Le diverse tipologie di droni

Quali sono le tipologie di droni destinate all’uso professionale e quali sono i settori in cui potresti avviare una redditizia attività di impresa.

I droni non sono dei giocattoli e stanno aprendo immense prospettive di lavoro nel campo della logistica e del monitoraggio ambientale. Vediamo quali sono le tipologie di droni più comuni.


Quanti tipi di drone esistono

I droni possono essere classificati nei seguenti 4 tipi in base alla loro missione:

  1. Combattimento, di cui non ci occuperemo
  2. Logistica: i droni logistici vengono utilizzati per la consegna di merci. Un gruppo di aziende famose come Amazon, Walmart e Uber è ormai in grado di consegnare, per adesso in via sperimentale, merci leggere negli USA.
    Amazon lo fa attualmente nel raggio di 15 Km attorno a Cambridge (Boston) e Walmart ha superato le 100 consegne giornaliere al momento in cui sto scrivendo. Come è ovvio è molto più facile spedire merci con i droni che consegnarli nel traffico cittadino o in zone di campagna poco servite.
  3. Osservazione e Controllo: questa categoria raggruppa una molteplicità di utilizzi, come il monitoraggio dei raccolti agricoli, la raccolta dei dati ambientali, la fotografia aerea e la termografia.
  4. Ricerca e sviluppo: questi tipi di droni vengono utilizzati principalmente per la raccolta dati relativa al monitoraggio delll’aria. Ad esempio, alcuni droni vengono utilizzati per fornire dati in real time su vento, inquinanti, acidità della pioggia. Google e Facebook usano dal 2017 droni a lunga durata alimentati da energia solare per fornire connessione internet in zone isolate, ma è bene ricordare che si tratta di applicazioni puramente sperimentali.

Possiamo anche classificare i droni in base al tipo di ala. Esistono due tipi di droni a seconda delle ali o del meccanismo di volo:

Droni ad ala fissa o rotante

Ala fissa:

Un drone ad ala fissa ha un’ala rigida e appare esteticamente simile ad un aeromodello, da cui si differenzia per i dispositivi elettronici di correzione dell’assetto, per il tracciamento GPS e per la elaborazione in real time dei dati acquisiti dai sensori.
Questo tipo di drone ha una durata della batteria molto buona perchè utilizza solo parzialmente la spinta delle eliche e si avvale più della portanza aerodinamica che della spinta dei moroti per restare in aria. la portanza ottenuta con le, poiché spesso usano un solo motore. Può trasportare carichi notevoli grazie alla portanza fornita dalle ali profilate e può raggiungere quote elevatissime. I principali svantaggi dei droni ad ala fissa sono essenzialmente due: sono costosi e richiedono una buona conoscenza dell’aerodinamica. Si rompono molto facilmente e serve un certo addestramento per farli volare. Il lancio del drone ad ala fissa non è mai facilissmo e l’atterraggio rappresenta un rischio anche per operatori esperti. A differenze dei droni ad ala rotante non possono cambiare direzione di moto facilmente e non possono neppure girare sul loro asse in tempi rapidi. Per questo sono sempre dotati di sensori e telecamere montati su dei gimbal, dei dispositivi pivottanti che reggono le attrezzature e li orientano senza muovere tutto il drone.

Ala rotante:

Un drone ad ala rotante si sposta grazie alla spinta esercitata dalle eliche, in genere 4 e non possiede alcuna capacità di planata o galleggiamento (se mi passi il termine) disponibile invece sui droni ad ala fissa. Si spostano verso l’alto e cambiano direzione solo grazie al continuo movimento di 4 fino a 12 motori e per questo il consumo delle batterie è molto elevato. Il pilotaggio è in genere semplicissimo: variando in modo autonomo la potenza fornita ai motori correggono facilmente il loro assetto. In tal modo riescono ad assorbire forti raffiche di vento senza correzioni manuali. Possono restare immobili nell’aria e questa qualità li rende insostituibili nelle rilevazioni per la ingegneria civile e nel controllo delle linee elettriche.

Numero di Rotori

Rotore singolo:

I droni a rotore singolo assomigliano a degli elicotteri, hanno un meccanismo complicato per cambiare direzione e si possono assimilare a dei mini elicotteri a pilotaggio semplificato. Sono piuttosto robusti, mediamente non troppo agili e la loro grande elica è progettata più per sostenere il peso del mezzo piuttosto che a fargli cambiare direzione. Sono mediamente molto costosi, salvo poche eccezioni. Hanno una eccellente durata delle batteria, comunque inferiore ai droni ad ala fissa, ed esibiscono capacità di carico considerevoli. Sono difficili da pilotare rispetto ad un multicottero e la loro elica principale può diventare pericolosa: ti sconsiglio di inziare con questo tipo di drone.

Multirotore:

I droni multirotore sono i più comuni tra i droni. Sono classificati in base al numero di eliche possedute partendo dal tricottero (tre eliche o rotori), quadricottero (quattro rotori), esacottero (sei rotori) e octocopter (otto rotori). Il multirotore più comune è il quadricottero. I multirotori sono facili da controllare, sono ideali per la consegna di piccoli carichi perchè in grado di decollare e atterrare verticalmente, quasi ovunque. Il volo è più stabile rispetto al drone a rotore singolo o ad ala fissa e il loro limite principale è il consumo della batteria.