18/12/2023 in News di sergio rame4 minuti
L’idroponica è un metodo di coltivazione di piante senza terreno, utilizzando acqua o una soluzione ricca di nutrienti per fornire i nutrienti necessari direttamente alle radici della pianta. Questo metodo offre diversi vantaggi rispetto al giardinaggio tradizionale a base di suolo, tra cui un aumento delle rese, un migliore assorbimento di nutrienti e un ridotto utilizzo di acqua.
Per automatizzare un sistema idroponico, è necessario un controller in grado di monitorare l’ambiente e regolare le condizioni in base alle esigenze. Un’opzione popolare è il computer a scheda singola Raspberry Pi. Il Raspberry Pi è un piccolo, potente computer che può essere utilizzato per eseguire una varietà di software, tra cui Mycodo, un pacchetto software open-source per il monitoraggio e il controllo ambientale.
Mycodo è uno strumento facile da usare ma potente che può essere utilizzato per automatizzare una vasta gamma di sistemi idroponici. Può monitorare la temperatura, il pH e i livelli di nutrienti della soluzione acquosa e regolare l’illuminazione, il dosaggio dei nutrienti e le pompe secondo necessità.
Oltre alla sua interfaccia user-friendly con potenti funzionalità, Mycodo è anche gratuito e open-source. Ciò significa che puoi modificare e migliorare liberamente il software per soddisfare le tue esigenze specifiche.
Ecco una breve panoramica di come utilizzare Mycodo per automatizzare un sistema idroponico:
Automatizzando il tuo sistema idroponico con Raspberry Pi e Mycodo, puoi aumentare significativamente le tue rese e goderti un approccio più rilassato al giardinaggio, trascurando come come la irrigazione, la pulizia e la concimazione.
Ci sono molte ragioni diverse per cui scegliere l’idroponica rispetto al tradizionale giardinaggio del suolo. I sistemi idroponici funzionano senza suolo, ma sono in grado di far crescere le piante molto più velocemente di quanto possibile con i sistemi tradizionale.
Si possono ottenere esemplari migliori e in modo rapido con dei costi per l’acqua praticamente azzerati. L’acqua infatti viene riciclata senza perdite escluso la evaporazione e l’assorbimento intrinseco delle piante.
Ci sono costi di avvio non trascurabili come ad esempio le vasche e i LED per “nutrire " di luce le piante coltivate in appartamento. Ma in generale i costi dipendono dal tipo di impianto e dal numero di piante desiderate. I prezzi vanno da meno di 100 euro per un un impianto con 10 piantine fino a 1000~2000 euro max per un eccellente impianto casalingo.
I costi come vedi possono essere bassi ma sono comunque superiori a quelli del giardinaggio “normale” (parliamo di meno di 10 euro per semi e contenitori). A questo punto forse ti starai chiedendo: “Vale davvero la pena di provare la coltivazione idroponica?”
Molte ricerche hanno scoperto che le piante richiedono un periodo di respirazione giornaliero di almeno 6 ore al giorno per le piantine e di 8~10 ore per le piante mature. Pertanto non è consigliabile fornire più di 12~14 ore al giorno di luce. La regola vale anche se si coltivano varietà che amano le lunghe giornate o volete indurre la fioritura (o frutta) anticipata delle piante.
Nei prossimi post vedremo come realizzare un impianto idroponico “tecnologico” grazie a Mycodo e al Raspberry PI. Tratteremo della costruzione elettrica e meccanica con i disegni in 3D per gli erogatori dei nutrienti. Alla fine della serie vedremo come implementare semplici algoritmi di machine learning per migliorare la resa e i costi dell’impianto.
Robotdazero.it - post - R.136.1.2.2